La Riserva Naturale «Valli del Mincio»
Cenni storici / La formazione della palude
Quella che è ora la Valle del Mincio, anticamente era una
fertile prateria di proprietà dei domini di Rivalta, una illustre
casata della corte canossiana che traeva il nome, appunto, dal luogo dei
propri interessi.
Nel 1188 venne affidato all'ingegnere idraulico Alberto Pitentino l'incarico di regolare le acque intorno alla città di Mantova;
egli costruì una possente diga/ponte, denominata in seguito "Ponte
dei Mulini", che collegava Mantova alla cittadella di Porto. Si formò
così un ampio specchio d'acqua a monte della città (Lago
Superiore) e la prateria di Rivalta venne sommersa dalle acque, impaludandosi
poi con il passar dei secoli.
L'ambiente così costituitosi rappresentò
per le popolazioni rivierasche fonte di sostentamento e di guadagno; i
canali, aperti per accedere ai luoghi di pesca e di caccia (i cosiddetti
giochi), servivano allo stesso tempo per raggiungere le aree di
coltivazione della canna o del carice. Si è andato così
formando nel tempo un ambiente diversificato e particolare, in equilibrio
tra le attività dell'uomo e della natura.
Dagli anni '60 del novecento l'importanza economica di queste
attività è andata diminuendo sempre più, incentivando
la trasformazione ad uso agricolo dei canneti e dei cariceti. Dal 1984,
anno di istituzione della Riserva, si è cercato di frenare la bonifica
del territorio avviando programmi di conservazione e tutela dell'ambiente
naturale.
Il personaggio storico più famoso legato
a Rivalta sul Mincio è senza dubbio Matilde di Canossa: a Rivalta,
attorno al 1100, sorgeva una possente fortezza imperiale presidiata dagli
uomini fedeli a Matilde. La costruzione fu distrutta nel 1114 dalle milizie
mantovane, appresa la notizia, poi rivelatasi falsa, della morte della
gran contessa. Nel luogo dove si trovava la fortezza sorge attualmente
la chiesa parrocchiale settecentesca, dedicata al Santi Patroni Donato
e Vigilio.
Il nome Rivalta deriva da "Ripa Alta"
ad indicare che il paese si trova ad una quota altimetrica superiore a
quella di Mantova.
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