La Riserva Naturale «Valli del Mincio»
L'altra fauna
I PESCI
I canali che solcano le valli e gli specchi d'acqua che il Mincio forma attorno alla città di Mantova sono poco profondi, molto inerbati, con acque piuttosto torbide ed autrofizzate. Il plancton è abbondante ed i pesci che di esso si cibano sono numerosi. Si tratta per lo più di specie che tollerano un basso contenuto di ossigeno, viventi abitualmente in acque ferme o stagnanti, tra le erbe o la melma del fondo.
Fino al 1945, tuttavia, la quantità di pesce che viveva nel Mincio era sicuramente maggiore di quella attuale e soprattutto era migliore la sua qualità, anche se essa è ancora accettabile.
Tra le specie più tipiche possiamo citare il Persico trota (Micropterus salmoides), la carpa (Cyprinus carpio), la tinca (Tinca tinca).
Abbastanza comuni anche il luccio (Esox Lucius), il cavedano (Leuciscus cephalus cabeda), il vairone (Leuciscus souffia munticellus), la scardola (Scardinius erythrophthalmus), la savetta (Chondrostoma soetta), il cobite (Cobitis taenia bilineata), il pesce gatto (Ictalurus melas), il pesce persico (Perca fluviatilis), il pesce sole (Lepomis gibbosus), l'anguilla (Anguilla anguilla).
Molte di queste specie vivono da sempre nei laghi; non poche invece sono state introdotte recentemente ed occupano ora la nicchia ecologica di altre specie indigene, meno resistenti all'inquinamento.
ANFIBI E RETTILI
Tra gli anfibi che popolano i nostri laghi possiamo citare la rana (Rana esculenta) e la raganella (Hyla arborea). Le dita della raganella terminano con una specie di disco adesivo che le permette di arrampicarsi con grande abilità sulle erbe emergenti dell'acqua e sui rami degli alberi: da lì manda il suo insistente gracidio per ore ed ore.
In alcune zone è possibile udire il possente richiamo della rana toro (Rana catesbyana); è molto più grande delle comuni rane ed è stata introdotta recentemente dal Nord America. Tra i rettili è comunissima l'innoqua biscia dal collare (Natrix natrix).
GLI INVERTEBRATI
Alla base della piramide alimentare troviamo, nelle nostre acque, una vasta gamma di piccolissime forme animali, come minuscoli crostacei (Copepodi e Cladoceri), Rotiferi, Protozoi.
Assieme ad altri microscopici esseri, esse vanno a formare quello che si chiama genericamente zooplancton; le specie più piccole si nutrono di lieviti e batteri, mentre la specie più grandi preferiscono cibarsi di alghe unicellulari. A loro volta i microorganismi planctonici sono preda di animali più grandi.
Moltissimi sono gli insetti che vivono nell'acqua allo stadio larvale, ma alcuni si sono ulteriormente specializzati e conducono una vita interamente acquatica. Ben rappresentati, tra queste specie, sono gli Emitteri ed i Coleotteri. La Notonecta glauca, il Dytiscus marginalis e l'Hydrophilus piceus nuotano vigorosamente sott'acqua alla ricerca di prede: larve di zanzare e di altri piccoli insetti acquatici ma anche girini e piccoli avanotti.
Altri insetti si muovono invece in superficie galleggiando sul pelo dell'acqua. Molto comuni sono i Gerridi e l'Hydrometra. E' molto facile osservarli d'estate mentre si muovono a scatti sull'acqua come abili pattinatori.
In aria, sopra la superficie dell'acqua o tra la vegetazione palustre, volano instancabili le libellule. Le loro larve vivono nell'acqua; sia l'adulto che la larva sono abili predatori d'insetti.
I MOLLUSCHI
Le popolazioni malacologiche dei laghi mantovani non si discostano certamente da quelle degli altri laghi. Le caratteristiche di bassa profondità, l'abbondanza di vegetazione sommersa e parzialmente emersa creano ambienti favorevoli alle diverse specie.
Le condizioni generali e le caratteristiche delle acque degradate riducono però la quantità dei molluschi reperibili cosicché le specie più sensibili agli agenti inquinanti si fanno sempre più rare. Vengono proposte solo quelle specie che per le loro caratteristiche di facile reperibilità o di frequenza possono essere realmente incontrate nel corso di un'escursione.
- Lymnaea palustris (Mueller) - Conchiglia destrorsa, snella, fusiforme con 6/7 giri di diametro gradatamente maggiore. L'ultimo è più ingrossato, lungo circa 1/2 della lunghezza totale. Struttura solida, colore variabile (generalmente bruno rossiccio) con strie longitudinali e trasversali, che formano una caratteristica ornamentazione.
Animale di colore grigio scuro, tentacoli compressi a base larga. Vive in acque poco profonde e preferisce ambienti a vegetazione abbondante. Possono tollerare inquinamenti organici abbastanza elevati. Misura 5 cm.
- Planorbarius corneus (Linneo) - Conchiglia formata da 5/6 spire convesse a crescita rapida. Periostraco di colore bruno scuro; raggiunge notevoli dimensioni per un mollusco dulcicolo.
Animale nerastro, tentacoli lunghi e sottili. Vive in acque a vegetazione abbondante e resiste a deboli inquinamenti di origine organica. Puiò resistere a lughi periodi di siccità immergendosi nel fango e isolandosi dall'ambiente esterno secernendo una lamina mucosa. Misura 3 cm.
- Theodoxus fluviatilis (Linneo) - Conchiglia semiglobosa con pochi giri spirali. L'ultimo giro è grande e forma quasi tutta la conchiglia. L'apertura è a mezzaluna e chiusa da un opercolo semilunare spesso di colore giallo. La conchiglia è molto robusta e l'ornamentazione è variabile in disegno e colore.
Animale di colore giallastro con piccolissime macchie nere. Vive in acque correnti o parzialmente stagnanti e pulite. Si fissa su fondi sassosi o ghiaiosi. Misura 0,5-1 cm.
- Viviparus contectus (Millet) - La conchiglia è grande di forma globosa. Si distingue dall'altra specie con la quale convive (V. ater) per la maggiore globosità della conchiglia. Sei/sette giri panciuti con suture profonde. La conchiglia presenta una colorazione di fondo giallo-verdastro con 3/4 bande color rosso vino.
Animale di colore grigio picchiettato da finissimi punti di colore giallo oro. Il colore di fondo può tendere al giallastro. Vive in ambienti ad acqua stagnante al riparo dalle onde, nel canneto, tra le elofite. Misura 4/6 cm
Gli Unionidi, bivalvi d'acqua dolce, sono esclusivi delle acque interne. Vivono infossati nel fango o nella sabbia da cui lasciano fuoriuscire solo l'etremità superiore dei sifoni esalante e inalante.
I loro movimenti sono molto ridotti e gli spostamenti posoono essere controllati dal solco caratteristico che l'animale lascia nel fango. Si adattano a qualsiasi ambiente, tollerano forti inquinamenti organici e inorganici.
Negli ultimi anni durante l'estate è possibile vedere galleggiare Anodonte morte per asfissia a causa della ridotta quantità di ossigeno discolto nelle acque dei laghi mantovani. Ciò è causato dalla scarsa quantità d'acqua che viene fatta fluire nell'invaso lacustre.
- Unio elongatulus (C. Pfeiffer) - Conchiglia generalmente solida, di dimensioni ragguardevoli. La cerniera è fornita di apofisi apicali e lamelle laterali posteriori, molto robuste. La superficie esterna è rivestita da uno strato di periostraco variamente colorato da marron scuro a giallo-verdastro a verde brillante con striature brune. Internamente madreperlacea con sfumature iridescenti o rosate. Evidenti le impronte dei muscoli adduttori. Misura 10 cm.
- Anodonta cygnea (Linneo) - Animale dalla conchiglia grande e leggera di forma pressoché ovalare, con madreperla poco brillante. La cerniera è priva di denti (da ciò il nome generico). Il legamento è grande e sporgente. Il periostraco è variamente colorato dal bruno nerastro al verde. Raggiunge grandi dimensioni. Misura 12-15 cm.
- Bythinia tentaculata (Linneo) Conchiglia solida, di piccole dimensioni; formata da 5/7 giri dei quali l'ultimo è grande e occupa quasi la metà della conchiglia. La conchiglia può essere di colore giallastro, verdastro, o bruno. Animale grigiastro con fitta puntinatura nera. Si trova dovunque anche in laghi alpini. Sensibile alle variazioni ambientali potrebbe essere usata come indicatore biologico. Misura 1 cm.
(Tratto da "Flora e fauna del mincio" di C.Martignoni, G.Persico, D.A.Franchini, S.A.Franchini
Mantova, Amministrazione Provinciale, Provveditorato agli Studi)
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